sabato 10 gennaio 2015

Contro il terrorismo, senza se e senza ma

Il terrore religioso e il massimalismo islamista hanno colpito il cuore dell'Europa. Nel condannare tale aberrante azione fanatica ripropongo questa notizia e mi unisco al cordoglio generale per le vittime in Francia:  
 
 
 
 
«Coloro che, ingiustamente, in nome del jihad, della religione e dell'islam, uccidono e compiono azioni violente ed estremiste, provocano l'islamofobia, che lo vogliano o no». È una chiara la presa di posizione quella del presidente iraniano, Hassan Rohani. Il capo dello Stato dell'Iran ha sottolineato che «la violenza e il terrorismo vanno condannati sia nei Paesi della regione, in Europa o negli Stati Uniti». Rohani ha infine ribadito che Teheran sostiene «tutti i popoli che lottano contro il terrorismo», aggiungendo che la Repubblica islamica è «molto felice che i popoli musulmani resistano al terrorismo e all'estremismo». Inoltre nella preghiera del venerdì la condanna della strage di Charlie Hebdo è stata rinnovata da un autorevole imam conservatore iraniano, Ahmad Khatami: «L'Islam non permette l'uccisione di innocenti a Parigi come in Siria, in Iraq, Yemen, Pakistan e Afghanistan».
 
 
 
Brescia, 10 gennaio 2015
 
 
                                                                                        Ali Reza Jalali

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